Il mito delle radici cristiane dell’Europa /2

La sintesi del libro di Sante Lesti prosegue con altri due temi: l’ampliamento semantico delle “radici cristiane dell’Europa” che, nel Novecento, vengono riferite all’intero Occidente e le modalità attraverso cui la Chiesa di Roma si è confrontata con questa novità.

A partire da Pio XII fino a papa Francesco vengono ricostruite dall’autore le diverse elaborazioni teoriche sull’Europa che i pontefici (in particolare Giovanni Paolo II e Benedetto XVI) hanno prodotto.

Senza soffermarci su questi aspetti, ci interessa invece mettere in risalto un altro evento, segnalato alla fine del libro, cioè che, a partire dagli ultimi anni 90 fino ai nostri giorni, si è verificata l’ascesa di un altro mito: lo scontro di civiltà tra Occidente e Islam.

Gli attacchi suicidi contro gli Usa dell’11 settembre 2001 e la serie di attentati successivi in Europa, hanno polarizzato l’attenzione dell’opinione pubblica mondiale e hanno avuto, tra i diversi effetti, anche quello di inglobare al proprio interno il mito delle “radici cristiane dell’Occidente”. Infatti, coloro che sostengono la tesi della totale spaccatura e definitiva separazione fra i paesi islamici e l’Occidente, simultaneamente segnalano questo irreversibile conflitto anche sul terreno culturale, religioso, dei valori etici contrapposti, quasi non ci fossero invece, nei due schieramenti, società diversificate al loro interno con voci discordanti.

Vengono presentati due “blocchi”, idea che richiama il cemento armato, compatti, sull’orlo di un conflitto armato militare e culturale. In questa ottica l’Occidente viene appunto caratterizzato come il prodotto finale della religione cristiana, dalla quale ha tratto gran parte – e la più significativa – della propria identità.

Così arriviamo alle Destre politiche europee (Meloni, Salvini, Le Pen, Orban, ecc.) in cui l’islamofobia e “le radici cristiane”, pur declinate in modo diverso, più o meno moderato (Marine Le Pen, per esempio, parla di “radici cristiane laicizzate dall’Illuminismo”), dovrebbero costituire – secondo costoro – l’identità dell’Europa e dei suoi cittadini. La Destra europea si è quindi impadronita del mito delle  “radici cristiane” e lo sta riproponendo – quasi fosse connaturato nel Dna degli europei e non fosse un fenomeno culturale – come elemento di divisione nei confronti dei diversi, in primis quelli immigrati che non si adeguano ai loro valori, ma anche contro gli avversari politici ché non accettano l’identità europea (così come viene da loro intesa).

Una conseguenza dell’attrazione esercitata sulle masse dallo scontro di civiltà Occidente-Islam è il fatto che, negli ultimi 25 anni, moltissimi cattolici “per educazione e tradizione”, così definiti dal sociologo Garelli, hanno riscoperto le proprie radici cristiane soprattutto perché spaventati dal fondamentalismo islamico o più semplicemente dall’ l’immigrazione nel nostro territorio. I cattolici “per educazione e tradizione” sono tutti coloro che, nelle interviste, rispondono NO alle domande “Frequenta la messa?” o “Fa pratiche spirituali?”; addirittura alcuni non credono proprio, nemmeno in Dio, altri si professano non ben integrati nella chiesa di Francesco, però tutti costoro manifestano un legame “storico” con il cattolicesimo, cioè alla domanda “Si sente legato al cattolicesimo?” rispondono SI.

Si tratta quindi di un legame che nasce dalla loro vicenda personale, dalle esperienze educative e, pur non avendo nessuna attualizzazione pratica nell’oggi da parte di costoro, resta un ricordo significativo che, in uno stato di disorientamento e timore, riemerge per diventare parte della propria identità.

Nell’ Italia del 2024 questi cattolici “per educazione e tradizione” sono l’unico tipo di cattolicesimo in crescita costante, secondo i dati della sociologia religiosa, mentre diminuiscono tutti gli altri cristianesimi e diminuiscono le persone che credono in Dio. Questo aumento deriva soprattutto dalla spinta sinergica esercitata dal doppio mito dello scontro di civiltà e delle radici cristiane dell’Occidente.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.