IL GOVERNO E IL PRINCIPIO DI REALTÀ /3
Un calcio alla lattina

In una intervista pubblicata sul quotidiano La Repubblica del 31 maggio, nell’esprimere un giudizio circa la politica del governo Conte per quanto riguarda gli aiuti alle imprese, il presidente della Confindustria Carlo Bonomi ha detto: “Bisognerebbe cambiare passo perché ho la sensazione che il governo, e la politica in generale, tendano a comprare tempo, a prendere a calci la lattina e spostarla un po’più in là”.

Quella del calcio alla lattina è la metafora più appropriata per riassumere l’azione del ministro all’Istruzione Lucia Azzolina e del Commissario straordinario per l’emergenza Covid Domenico Arcuri relativa all’approvvigionamento di 3 milioni di nuovi banchi monoposto utili per garantire l’apertura del nuovo anno scolastico prevista per il 14 settembre prossimo.

Abbiamo già raccontato in un post precedente (sulla base di quanto pubblicato dal quotidiano Il Foglio del 24 luglio a firma di Luciano Capone) la vicenda del bando indetto da Arcuri per la produzione (+ imballaggio, trasporto,consegna e montaggio nelle singole aule) di 3mln di banchi entro il 7 settembre, secondo le disposizioni della ministra all’Istruzione. Poiché alle aziende del settore il bando chiedeva l’impossibile, come era facile prevedere, la gara è andata deserta. Come ha detto il presidente di Vastarredo (una delle più grosse aziende del settore) nessuna azienda italiana possiede i requisiti richiesti dal bando (aver prodotto 400 mila banchi nei tre anni precedenti) e nessuna azienda italiana è in grado di produrre 200 mila banchi in 3 settimane (dato che le più grosse aziende, per una tale quantità, impiegano normalmente almeno un anno).

Per far fronte alla situazione determinatasi (gara deserta) Arcuri ha fatto due rettifiche al bando: ha tolto la condizione di aver prodotto 400 mila banchi nei 3 anni precedenti ed ha rinviato la scadenza di 5 giorni.
Ma anche così le aziende italiane non saranno in grado di soddisfare la richiesta del Governo.

Del tutto condivisibile il commento di Luciano Capone alle rettifiche apportate (su Il Foglio del 30 luglio): “Ma è solo un calcio alla lattina. Tra cinque giorni, se le condizioni restano queste, le imprese continueranno a tenersi alla larga dal bando” .  … “Non sarebbe il caso, senza perdere ulteriore tempo prezioso, di cancellare la gara e rifarne una che tenga in considerazione la realtà, i vincoli spazio-temporali e la capacità produttiva delle imprese?”.

L’immagine in evidenza è tratta da possibile.com

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