Putin non è la Russia

Rai News 24 (www.rainews.it ) del 02 03 2022 ha riportato l’appello che il dissidente russo Alexei  Navalny ha lanciato dal carcere di Mosca, nel quale è detenuto dal febbraio dello scorso anno.

Sui social, rivolgendosi ai suoi connazionali, Navalny ha scritto:
Putin non è la Russia.
E se in questo momento in Russia c’è qualcosa di cui si può essere orgogliosi più di ogni altra cosa, sono quelle 6.835 persone che sono state arrestate perché senza alcuna chiamata sono scese in piazza con i cartelli ‘No alla guerra’”.

“Se, per porre fine alla guerra, dobbiamo riempire i centri di detenzione e le camionette della polizia, riempiremo i centri di detenzione e le camionette della polizia. Tutto ha un prezzo e ora, nella primavera del 2022, questo prezzo lo dobbiamo pagare noi. Nessun altro. Su, non solo ‘siamo contro la guerra’. Lottiamo contro la guerra’”.

Alexei Navalny ha incitato i russi a organizzare proteste quotidiane contro la campagna militare di Mosca in Ucraina. Ha chiesto alle persone di “uscire e protestare contro la guerra ogni giorno alle 19 e nei fine settimana e nei festivi alle 14 nelle piazze principali delle città.”

Il 22 Febbraio scorso, Rai News 24 informava che il blogger e dissidente russo Navalny aveva diffuso “una lunga invettiva in cui paventava ‘il rischio Afghanistan’ per la crisi in corso con l’Ucraina”.
Commentando la decisione del Consiglio di sicurezza russo di avviare le operazioni militari contro l’Ucraina, Navalny aveva duramente attaccato Putin definendolo un “nonno ubriaco che alle riunioni di famiglia annoia tutti con le sue storielle sul reale funzionamento della politica” e definiva  i membri del Consiglio “ladri e rimbambiti”.

“A causa di Putin – ha chiarito Navalny – centinaia di ucraini e russi ora rischiano di morire e nel futuro il numero potrà salire a decine di migliaia. Si, Putin non consentirà all’Ucraina di svilupparsi, la trascinerà in una palude, ma la Russia pagherà lo stesso un prezzo.”

“Combattere per la Russia, salvarla – ha sottolineato ancora Navalny – significa combattere per la rimozione dal potere di Putin e dei suoi cleptocrati. Ma anche, banalmente, combattere per la pace. (…) Questi personaggi pronunciano solo menzogne indistinguibili l’una dall’altra (…) hanno bisogno di un’unica cosa, distrarre l’attenzione dei russi dai problemi reali, lo sviluppo dell’economia, i prezzi in aumento, la mancanza di rispetto della legge”.

La foto nel testo è tratta da: it.frwiki.wiki

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