RESILIENZA EDUCATIVA
Ring around a tree

La passerella intorno al mondo della scuola di Suresne, di cui ho scritto qualche giorno fa (En plain air), me ne ha riportato alla mente un’altra, il Ring around a tree del Fuji Kindergarten, realizzato dallo studio Tezuka Architects di Tokyo.

L’aula-gioco, realizzata nel 2011, è il centro e l’icona dell’asilo giapponese, una struttura elicoidale che abbraccia un grande albero, lo circonda ma non lo nasconde, permette ai bambini di dialogare con lui in molti modi, di toccarlo e di guardarlo da infiniti punti di vista, una vera macchina naturale per imparare.

Prima che il Ring venisse costruito c’era solo una casa sull’albero, con anatre che vivevano sotto il pavimento. L’ombra dell’albero era un’aula all’aperto.

L’altezza della costruzione raggiunge appena i 5 metri, ma si sviluppa in 7 piani; in alcuni punti l’altezza dei corridoi è così bassa che solo i bambini possono passarci. La metà dell’edificio è esposto all’ambiente esterno e la chioma dell’albero funge da riparo. L’architettura non è altro che un’aggiunta. 

L’inclinazione del tronco attorcigliato è perfetta per far divertire i bambini. La corteccia è stata levigata dalle piccole mani nel corso degli anni. 



Dal momento che si tratta di un’aula dedicata all’insegnamento della lingua inglese, il suo nome è anche una allusione alla canzoncina tradizionale Ring a Ring o’ Roses.

In una delle 95 tesi di Rinascimento Studentesco si dice:

  • Convertire parte del programma di scienze in educazione ambientale e tutela del pianeta (per scuole di ogni ordine e grado: modalità in base all’età)

E in altre si lega arredamento e architettura scolastica all’apprendimento:

  • Valutazione dell’arredo di cui devono essere dotate le classi in base alle esigenze dell’apprendimento
  • Costruzione di un ambiente scolastico coinvolgente per lo studente tramite spazi ricreativi comuni, come fatto, per esempio, nelle strutture scolastiche finlandesi.

Parlerò presto di un tipo di scuola che va direttamente a contatto con la natura e non si accontenta di portare dentro di sé pezzi di natura.
Francis Bacon racconta che Maometto aveva sostenuto di essere in grado di far venire presso di sé una montagna per salirci sopra e pregare. Ma poiché non si muoveva alcuna montagna, per nulla imbarazzato, disse: “Se la montagna non va a Maometto, Maometto andrà alla montagna”.
A proposito, l’albero è una zelkova molto contorta e se ne trovano anche nelle nostre città poiché è molto tollerante all’inquinamento urbano.

Le immagini provengono da http://www.tezuka-arch.com

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