L’apocalisse di Radio Maria

Suscitare il terrore, riprendendo perfino il tema dell’inferno, e semplificare la complessità restano le perfette ricette per cercare di acquisire un consenso gregario e irresponsabile.

I “profeti di sventura”, nella loro incapacità di confrontarsi con la realtà perché non corrisponde alla loro ideologia, puntano (più o meno consapevolmente) ad una radicalizzazione estrema delle contraddizioni, mascherandola col vocabolario della “ricerca della pace”.

Giovedì 23 febbraio padre Livio Fanzaga, direttore di Radio Maria, nella sua trasmissione “Lettura cristiana della cronaca e della storia” ha riferito una serie di “rivelazioni” – dal 1948 al 1960 – che la suora Elena Aiello (1895 – 1961) avrebbe ricevuto da Gesù e da Maria. Suor Elena è stata dichiarata venerabile da Giovanni Paolo II e beata da Benedetto XVI, crediamo proprio per la sua totale contrapposizione nei confronti della modernità.

Per padre Livio l’attualità delle sue “rivelazioni” è legata alla denuncia sia della corruzione imperante nel mondo sia dell’invasione russa dell’Ucraina, di cui la mistica avrebbe anticipato l’evento. Dice padre Livio: “Io ho pensato di offrire una sintesi dei messaggi che Gesù e Maria hanno rivolto alla beata Aiello…si preannuncia quello che accadrà nel nostro tempo, quello che vi avevo già detto, cari amici, che il nostro tempo è il tempo dell’Apocalisse, è il tempo in cui Satana cerca di distruggere il mondo…”.

Il tema dell’Apocalisse è stato inaugurato nel II secolo d.C. e da allora è costantemente ripreso, ogni secolo fino ad oggi, più e più volte, dai tradizionalisti cristiani: esso, infatti, si presta bene alla tipologia di fede e di visione storica che anima questi gruppi. Sulla Terra è presente un Impero del Male che avanza – quello del Mondo senza Dio – e contro il quale le schiere del Regno del Bene combattono, guidate dalla Madonna che schiaccerà la testa del Serpente, ma dopo lutti, devastazioni, stragi e tanto, tanto sangue. La divisone tra i due Regni è netta, bisogna schierarsi, senza fare compromessi, disposti alla battaglia fino alla vittoria oppure al martirio.

Mentre il Villaggio Globale ha sempre più bisogno di una politica di mediazione, di una sollecita attenzione nei confronti delle diversità socioculturali e di costante negoziazione per una convivenza pacifica, di punti di vista che si confrontino senza scontrarsi, la logica dell’Apocalisse elimina invece nettamente i “fratelli tutti” ed ogni tentativo di raggiungere un accordo condiviso. Infatti, i “buoni” sono segnati quanto gli “empi” da una conformazione immodificabile che li separa e li rende incomunicabili, senza alcuna possibilità neppure di reciproco ascolto. L’Apocalisse è l’invito alla guerra con la bandiera della Regina della Pace.

Secondo le “profezie” della suora, la decadenza dei popoli per la loro scristianizzazione e per l’abbondono della Chiesa da parte dei fedeli corrotti avviene in maniera travolgente già durante il pontificato di Pio XII, il papa che per i tradizionalisti cattolici – in altri scritti in cui essi si oppongono al “degrado” attribuito al Concilio Vaticano II – aveva invece guidato con autorevolezza una Chiesa trionfante, compatta, senza contraddizioni interne.

Iniziamo con la rivelazione del 26 luglio 1950:
Gesù: “Il mondo tutto in rovina. Gli uomini cadono nell’inferno”. (Padre Livio aggiunge: “Già nel 1917 la Madonna, a Fatima, ha detto che molte anime vanno all’inferno e l’ha fatto pure vedere ai veggenti, e a Medjugorje ha rincarato la dose perché ha detto che pochi vanno direttamente in paradiso, la maggior parte va in purgatorio e un numero ugualmente grande va all’inferno”). “Nessuno si converte. L’uomo è ostinato. I governanti dei popoli sono accecati, vogliono distruggere, seppellire il cristianesimo”. (Padre Livio: “Pensa che bella profezia ha fatto nel ’50, già allora le classi dirigenti volevano seppellire il cristianesimo”) “La vita pubblica delle nazioni è guidata con la volontà umana, non con la divina”.  

Il 5 luglio 1952:
Gesù: “Le anime a me consacrate mi offendono con la loro freddezza: han soffocato la fiamma d’amore verso Dio; loro condottiero è Satana. Chi mi riceve degnamente? Chiedo riparazione, mi rispondono con oltraggi. Seminano odio contro Dio. Magnus Dominus et terribilis. Il mio Cuore sanguina nel vedere la sede del vicario di Cristo diventata una scena di delitti”. (Padre Livio sente che forse c’è qualche esagerazione e aggiunge: “La Chiesa quando l’ha beatificata ha letto tutto questo e l’ha ritenuto conforme alla dignità di una profezia che è rivolta al cambiamento dei costumi e alla conversione…se c’era qualcosa che non andava non la facevano beata di sicuro!”).

Il 1 novembre 1952:
La Madonna: “Devozione al Cuore Immacolato di Maria, strumento di salvezza. Bisogna formare una legione di anime per pregare e pregare molto. Si può disarmare l’ira di Dio. Queste anime assicurano la vittoria delle forze del bene”. (Commenta padre Livio: “Bello questo!  – Si può disarmare l’ira di Dio! -” e così regrediamo al dio antropomorfo, non più sinonimo di “Amore” come sostiene papa Francesco).

Il 3 agosto 1956:
La chiesa non è più la casa di Dio, ma rifugio per peccare. Le chiese sono vuote, le balaustre deserte, i luoghi dei divertimenti impuri sono affollati“. (Padre Livio: “Sempre! Non mancano mai i clienti, sia pure lungo le strade, ovunque, non mancano mai i clienti!”).

Per quanto riguarda la rivoluzione anticristiana che si sta scatenando per costruire un mondo senza Dio e in merito alla guerra russo ucraina:

14 settembre 1952:
La Madonna: “Preghiera e penitenza, perché una terribile bufera infierisce su tutto il mondo con satanica crudeltà. Molte nazioni saranno colpite, specie l’Italia”.

13 settembre 1959:
La Madonna: “La Russia spanderà i suoi errori su tutte le nazioni, specie sull’Italia. (Padre Livio: “E difatti non per nulla metà degli italiani sono simpatizzanti per l’attuale classe politica moscovita!”) L’Italia non sarà salva. Il flagello della guerra è vicino, e l’Italia sarà la prima a essere sommersa dalle forze del male. Quanti peccati pubblici e privati infangano la città santa!”.

18 marzo 1960:
Gesù: “Pregate, perché gli errori degli uomini sono al colmo; e l’Italia sarà peggiore della Russia, se non si prega. La Chiesa sarà molto travagliata. I nemici saranno alle porte del Vaticano. Pregate e fate molta penitenza” (Qui il commento di padre Livio va riportato per intero: “Io non conoscevo queste profezie, voi sapete che quando è scoppiata la guerra un anno fa io ho fatto un editoriale “Diventeremo tutti ortodossi” perché ho capito subito cosa succedeva, quelli mirano alla sede di Pietro per metterci il loro patriarca; voi dite che sono esagerato, no, non sono esagerato, conosco troppo bene il cuore umano quanto è perverso”).

Il problema per i tradizionalisti di Radio Maria non è individuare nell’espansionismo russo una minaccia per il liberalismo e una sostituzione dei diritti civili e democratici: sulla denuncia della “corruzione dilagante in Europa” con i cortei degli omosessuali, di cui parla il patriarca russo Kyrill, sono infatti d’accordo. Non possono tuttavia accettare di essere relegati al secondo posto nel campo dell’imperialismo dell’evangelizzazione, cioè della conquista delle anime. Sono quindi disposti a prendere testi scritti negli anni Cinquanta, maturati in un clima di fortissima tensione tra Est ed Ovest, quando i comunisti (appena scomunicati da Pio XII) costituivano più che una minaccia, un vero e proprio incubo, tale da generare visioni mostruose di persecuzioni religiose nelle menti più deboli o più creative.

Padre Livio dimentica il contesto da cui nascono queste “rivelazioni”, pur di dichiarare che esse si stanno avverando perché parlerebbero degli eventi drammatici dei nostri giorni. Eppure, una di esse avrebbe dovuto farlo riflettere.
4 aprile 1960:
La Vergine Addolorata: “Pregate perché le forze organizzative del comunismo avanzano sempre di più per combattere e distruggere la religione, diffondendo i suoi errori su tutte le nazioni, specie sull’Italia“.

Che Putin sia “comunista” può essere sostenuto solo con grandi sforzi, mentre non si può assolutamente affermare che Putin – fedele praticante cristiano ortodosso – abbia la caratteristica più esecrabile del comunismo degli anni Cinquanta, cioè l’ateismo. Come sosteneva un saggio, a scatenare le peggiori guerre della storia umana sono stati uomini di solidi principi che si credevano interpreti di Dio e non i relativisti tanto deprecati perché giudicati atei e immorali.

L’immagine in evidenza è tratta da: youtube.com
L’immagine nel testo è tratta da: lastampa.it

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