La battaglia per la democrazia. L’appello di Calenda per le europee 2019

“La battagli per la democrazia è iniziata, si giocherà in Europa, e gli esiti non sono affatto scontati”. E’ questa la motivazione di fondo che sta dietro la proposta dell’ex ministro del lavoro Carlo Calenda di presentare alle prossime elezioni europee “una lista unitaria delle forze civiche e politiche che si riconoscono nelle grandi famiglie politiche europee”. Nel manifesto promosso da Calenda si dice: “Per la prima volta dal dopoguerra esiste il rischio concreto di un’involuzione civile e democratica nel cuore dell’Occidente, la cui diretta conseguenza è il rafforzamento dei sistemi autoritari che sembrano assicurare maggiore protezione e capacità di risposta alle paure dei cittadini”… “Oggi dunque non si tratta di preservare l’Europa che c’è, ma di rifondarla per riaffermare i valori dell’umanesimo liberale e sociale in modo profondamente diverso rispetto a quello che abbiamo vissuto negli ultimi trent’anni”. Per questo bisogna combattere in modo unitario “l’internazionale sovranista  e i governi che perseguono modelli di democrazia illiberale”.
Ai movimenti e ai partiti che vorranno partecipare alla costruzione di questo fronte, si dice nel manifesto, “non si chiede di scomparire o di sciogliersi, ma di partecipare ad uno sforzo più ampio. Non si chiede di nascondere identità o simboli che sono stati costruiti con fatica ed impegno, ma di schierarli dietro una bandiera che possa rappresentare chi ha perso fiducia nei confronti delle singole sigle politiche ma non nel progetto europeo”.
L’appello per una lista unitaria ha già registrato il favore di vari esponenti politici e di intellettuali. Tra i politici: Maurizio Martina, Nicola Zingaretti, Paolo Gentiloni, Sergio Chiamparino, Enrico Rossi, Laura Boldrini, Debora Serracchiani, Marco Minniti, Piero Fassino.

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