Dio Patria e Famiglia, è una espressione neutrale?

Nel confronto elettorale Meloni Letta un breve spezzone dell’intervento di Giorgia Meloni può servire a chiarire l’inconsistenza storica e la superficialità delle affermazioni della leader di “Fratelli d’Italia”, non solo sul terreno economico. Meloni ha spiegato l’importanza dello slogan “Dio Patria e Famiglia” sottolineando subito che non appartiene al ventennio fascista (anche se nel ventennio fascista se ne è fatto un uso ipertrofico, ma ha dimenticato di dirlo!), appartiene al progetto repubblicano di Mazzini, come se questa “nascita etimologica risorgimentale” dello slogan ne giustificasse oggi la ripresa e, soprattutto, il suo uso, totalmente distorto rispetto a quello originario. La retorica di Meloni consiste nel proporre termini in sé neutrali, indefiniti, che non hanno un colore particolare, come dio/ patria/ famiglia, su cui tutte le persone potrebbero identificarsi; subito dopo ne dà una spiegazione estremamente inconsistente e vaga. Infatti, il concetto di Dio, per Meloni, diventa “i valori cristiani in cui è sintetizzata la nostra società” e poi aggiunge, furbescamente, che si tratta di “la solidarietà, la laicità, il rispetto”.

Due brevi osservazioni: in primo luogo parlare di valori cristiani oggi, 2022, significa confrontarsi con etiche molto differenti tra loro – quella di papa Francesco, quella dei suoi due predecessori Benedetto XVI e Giovanni Paolo II, quella della Curia Romana, quella del presidente della Cei Matteo Zuppi, quella di radio Maria, quella del Sinodo cattolico tedesco, quella delle diverse correnti teologiche, quella delle chiese luterane, valdesi, evangeliche, per segnalare solo le più importanti. A quale di queste si ispira la Meloni con i suoi “valori cristiani”? Per esempio, Meloni è contraria oppure, come il suo amico Trump, favorevole alla pena di morte?

In secondo luogo, Meloni non entra nel merito e non dice se la “solidarietà” di cui parla è quella rivolta ai propri fratelli italiani oppure se si tratta di quella per i ”fratelli tutti”, non dice si intende costruire i “ponti” di Francesco o i ”muri” di Trump; il suo concetto di “laicità” consiste nell’ignorare totalmente il ruolo fondamentale dell’Illuminismo nel superamento dello stato confessionale, voluto invece dalla Chiesa cattolica, e nel recupero del crocifisso nei luoghi pubblici (scavando nel suo pensiero, potrebbe emergere che auspicherebbe il solito concordato, intriso di privilegi per la sua Chiesa); il concetto di “rispetto” è poi talmente ambiguo che al suo interno ci può stare sia l’accettazione delle diversità sessuali che  la loro stigmatizzazione.

Per quanto riguarda la Patria: Meloni sostiene che essa “difende l’identità” e le nostre radici. Bene, anche per noi la Patria difende la nostra identità e le nostre radici quando, come diceva una vecchia canzone, “nostra patria è il mondo intero…”. Nel Terzo millennio, mentre si procede verso il villaggio globale e verso l’incontro di culture differenti, non senza scompensi e contraddizioni, inevitabili per un futuro assestamento, il sovranismo di Meloni è non solo meschino, ma soprattutto, alla lunga, perdente.

Per quanto riguarda la Famiglia: anche la mafia ha sempre tenuto in grande considerazione la famiglia, ma ci sarà pure qualche differenza con quel tipo di famiglia e, più in generale, con la Famiglia Patriarcale che ha caratterizzato la società italiana almeno fino agli anni Sessanta? Meloni risponderebbe che per lei si tratta della “famiglia naturale”, con un padre e una madre, dimenticandosi che non è mai esistita una organizzazione” naturale” del nucleo famigliare, se non nel regno animale. Nella storia dell’umanità le tipologie di “famiglia”, con i ruoli dei protagonisti e le funzioni da loro svolte, sono state le più diverse, a seconda della cultura imperante. Basta ricordare che nella Bibbia, testo che Meloni dovrebbe conoscere, era assolutamente naturale la “famiglia poligamica”, anche dei grandi personaggi religiosissimi come Abramo.  

In sintesi, anche noi possiamo tranquillamente sottoscrivere “Dio, Patria, Famiglia” se per “Dio” si intende un progetto (trascendente o immanente) che ha dato origine all’universo, se per “Patria” si pensa all’ecosistema Pianeta Terra, e se col termine “Famiglia” ci riferiamo ad una organizzazione di base, in evoluzione, della società umana. Quindi i contenuti non sono quelli che Meloni, nei suoi discorsi, non chiarisce, ma che la pratica del suo partito e dei suoi alleati ci consente di conoscere bene. E appunto non sono i nostri.

L’immagine in evidenza è tratta da: ilgiornale.it

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