Oscenità e dintorni

Ci sono notizie che non possono essere sbrigativamente derubricate. Vanno ridette e ripensate attentamente, perché pesano come macigni sulla coscienza di tutti. È accaduto a Trieste che un signore ha preso le coperte che un senzatetto usava per ripararsi dal freddo e le ha buttate via inserendole in un cassonetto della spazzatura. Ha fotografato questo suo gesto e, per farsene vanto, ha messo le foto su Facebook. L’autore di questo gesto osceno è il vicesindaco della città di Trieste, eletto nelle liste della Lega. Lo ha fatto, ha dichiarato, perché “ha a cuore il decoro della sua città”. Il segnale, ha aggiunto, è:” tolleranza zero!! Trieste la voglio pulita!!. Ora il posto è decente”. Per fortuna i cittadini di Trieste si sono riscattati dalla colpa di aver eletto all’amministrazione della loro città una persona in grado di dare così tanta prova di disumanità: hanno portato, nel luogo in cui solitamente il senzatetto cercava rifugio, coperte e maglioni e un cartello scritto su un cartone per esprimere solidarietà, come documenta il giornale la Repubblica con la seguente foto:

Ma ci sono anche coloro che non riescono a dare limpidi segnali di ravvedimento esprimendo senza se e senza ma una condanna chiara e netta nei confronti di amministratori e governanti (da loro sostenuti in campagna elettorale) che, alla prova dei fatti, si rendono spesso responsabili o corresponsabili di azioni che portano ad un arretramento ed imbarbarimento della vita sociale del nostro paese. Traiamo un esempio di ciò dalla lettura di un articolo di commento a quanto accaduto a Trieste, apparso sul giornale Il Fatto Quotidiano del 7 gennaio. La giornalista Daniela Padoan scrive parole di dura condanna sul comportamento del vicesindaco leghista. Ma non si limita a questo. Incredibilmente, utilizza anche questa occasione per parlare male di Renzi e del PD. E perché mai? La giornalista, facendo ricorso a tipiche espressioni della retorica grillina, dice: “Cosa facevano, Matteo Renzi e Debora Serracchiani, quando i sindaci – applicando l’articolo 50 del Testo unico degli enti locali riscritto dal Decreto legge Minniti del 20 febbraio 2017 n. 14 recante “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città” – chiedevano ordinanze contro l’accattonaggio e il sequestro della questua? Cosa facevano nell’estate del 2016, quando il sindaco Pd di Ventimiglia Enrico Ioculano emetteva un’ordinanza con cui vietava la somministrazione di cibo e bevande a persone migranti, senza fissa dimora e in condizioni di necessità?”.

Né l’art. 50 del Testo unico né tantomeno il Decreto sicurezza del ministro Minniti legittimano in alcun modo azioni come quella compiuta dal vicesindaco leghista di Trieste.  Nel decreto sicurezza del 20 02 2017
non vi è espressione che direttamente o indirettamente infranga, come vuol far credere la giornalista del Fatto Quotidiano, il principio di umanità.
Quanto poi all’altro testo citato, l’ordinanza del 2016 del Sindaco PD di Ventimiglia, l’operazione è ancora più smaccata: si cerca di far passare una iniziativa umanitaria per il suo contrario. il divieto contenuto in quella ordinanza di “distribuire cibo ai migranti” si riferiva a “persone che non fossero in grado di rispettare le vigenti norme igienico-sanitarie”, aveva cioè il fine di tutelare la salute dei migranti. Il quotidiano genovese Il Secolo XIX del 13 agosto 2016 titolava infatti: Il sindaco: <<Non date cibo ai migranti fuori dai Centri. Rischiano infezioni>>. Nulla, dunque, di disumano.
Insomma: gli attuali governanti sono andati al potere anche grazie al sostegno di organi di stampa che hanno raccontato delle Fake News ed ora gli stessi organi di stampa continuando a raccontare Fake News puntano a farli rimanere al potere.
Nulla nelle azioni portate avanti dai governi di centrosinistra in tema di povertà ed emarginazione autorizza ad affermare che “è difficile accettare l’indignazione che le parole del vicesindaco hanno suscitato in esponenti della sinistra”. Naturalmente ognuno è libero di pensarla come vuole, ma a nostro parere per portare un esempio, sotto gli occhi di tutti, di ordinamento che offende il senso di umanità sarebbe stato più semplice e più congruo citare il Decreto sicurezza di recente varato da Salvini e Di Maio.

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