Sulla scelta autonoma del fine vita

LE OBIEZIONI PIU’ FREQUENTI E IL NOSTRO PUNTO DI VISTA

La vita non è nostra ma è un dono di Dio e solo Lui può togliercela

1) Gli atei e gli agnostici hanno il diritto di elaborare una diversa concezione della vita e del suo senso e, in una società pluralista, anche il diritto di praticare ciò in cui credono.
2) Bisogna specificare di quale Dio si sta parlando. Numerosi gruppi cristiani, appartenenti alle chiese metodiste e protestanti, affermano che Dio consente una morte dignitosa auto-scelta da una persona responsabile, informata, consenziente. Per alcuni cattolici (compreso il grande teologo Kung) lo stesso Dio della Bibbia non pone ostacoli all’eutanasia responsabile. “Secondo la Bibbia e la stessa Tradizione cattolica, la vita non è il sommo dei beni e l’indisponibilità della vita non è affatto valida in assoluto…nella Bibbia il suicidio non è mai vietato espressamente, anzi quelli di Abimelech, di Sansone e di re Saul vengono, almeno in parte elogiati. Lo stesso non si può dire di quello di Giuda che nella tradizione è diventato, purtroppo, il simbolo di ogni suicidio, come se tutti gli episodi di questo genere fossero un tradimento verso la fede…”1“Morire felici?”, pag.99

La vita deve avere il suo corso naturale e non può essere interrotta dall’uomo per una sua scelta

1) Oramai molto poco di ciò che riguarda la salute è “naturale”, nemmeno l’alimentazione e l’idratazione artificiali, che solo per la Chiesa cattolica sono assistenza di base ma non per l’Ordine dei medici tedeschi, per l’Accademia Svizzera delle scienze mediche e per molta giurisprudenza. Il problema del fine vita “anticipato” non si è mai posto nel passato ed è inutile consultare la Tradizione, Agostino o Tommaso. Ci sono problemi nuovi per le donne e gli uomini in ogni periodo della storia e oggi sono centrali e assolutamente originali quelli posti nell’epoca della medicina tecnologicamente avanzata; questi nuovi problemi richiedono che le risposte vadano creativamente trovate (per un credente in Cristo nel rapporto con la Sua Parola e la Sua Azione che però non escludono la responsabilità personale dell’interpretazione).

L’eutanasia attiva aprirà la porta ad abusi o almeno al rischio di abusi

1) Ogni scelta umana (in particolare divorziare, abortire, convivere con persone dello stesso sesso) può portare ad abusi (il divorzio come pratica edonista, l’aborto come tecnica contraccettiva, la convivenza con persone dello stesso sesso come anticamera di harem legalizzati. 2Inoltre bisognerebbe ricordare a Sofri che se l’argomento pietistico del “che male vi fa?” fosse valido per permettere a chi vuole di sposarsi, allora bisognerebbe utilizzarlo anche per le coppie incestuose. Che male fanno agli altri? E che male fa, a chi non è d’accordo, ampliare il numero dei coniugi a 8, 29 o 35? Anche i gruppi poligamici, infatti, avrebbero diritto alle nozze se è valido l’argomento del “che male fa?”. Per non parlare di due semplici amici che vogliono beneficiare dei diritti del matrimonio, che male vi fanno se sono solamente amici? Ecco dunque una delle tante conseguenze della perdita giuridica dei fondamenti del matrimonio. (Link) Ogni scelta umana, anche molto banale, comporta il rischio di devianze: acquistare una bottiglia di Barolo (etilismo), il tiramisù (diabete), un set di coltelli da cucina (procurarsi uno scalpo umano), comprare un auto (investire un pedone), acquistare un vocabolario Zingarelli (scaraventare il tomo dal sesto piano sulla testa di un passante). Se poi consideriamo la storia umana fin dalle epoche più remote ogni possibilità di ampliare le scelte delle persone è stata vista da qualcuno (isolato o organizzato in “chiesa”) come un pericolo per i possibili usi degenerati (anche la scrittura, nella notte dei tempi, è stata considerata nociva al mantenimento e allo sviluppo della memoria). Lo stesso diritto alla libertà religiosa (sancito solo nel 1965 dal Vaticano II ma precedentemente negato dalla gerarchia cattolica) è oggi rifiutato (più o meno apertamente) dai cattolici tradizionalisti, anche a causa del rischio di possibili eccessi 3Monsignor Pivaranus uno dei numerosi tradizionalisti cattolici e acuto portavoce dei papi pre conciliari: “Si potrà dire che l’uomo abbia il “diritto” di liberamente promuovere falsi insegnamenti su questioni di religione nella società e di diffondere promiscuamente tutte le forme di dottrine erronee? Si potrà dire che l’uomo possieda il “diritto” – il potere morale – di insegnare e far proseliti delle dottrine dell’Ateismo, Agnosticismo, Panteismo, Buddismo, Induismo, e Protestantesimo? E cosa, allora, riguardo a coloro che praticano la Stregoneria o il Satanismo? ….. A nostro parere la libertà di scelta degli esseri umani deve essere progressivamente sviluppata e può e deve essere regolamentata (principio della reciprocità e del bene comune) ma non impedita.

In conclusione.  L’ideologia fascista ha usato la Croce come bandiere della sua visione del mondo, l’ideologia nazista ha utilizzato il nome di Dio per definire i propri progetti: eppure sappiamo oggi che Dio e Croce non appartengono a quei modi di pensare e che Dio e Croce  possono essere adoperati con ben altro significato. Anche il termine “eutanasia” è stato vergognosamente e strumentalmente utilizzato dal nazismo: oggi la “buona morte” non è tuttavia l’incubo del passato (agitato da integralisti ideologici) ma una frontiera di libera scelta che possiamo praticare, con la stessa attenzione e senso di responsabilità con cui decidiamo di dare la vita.  

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