Lo sconcertante dibattito sul Mes

Sabino Cassese, giudice emerito della Corte Costituzionale, sul Corriere Della Sera del 5 Dicembre ha spiegato, con semplicità e competenza, ciò che rende ”sconcertante” il dibattito che si sta svolgendo nel nostro Paese sul Mes (il Meccanismo Europeo di Stabilità, chiamato anche Fondo salva stati). In Parlamento, sui giornali, sui social, ovunque in questi giorni non si è parlato d’altro. Per prima cosa Cassese ci ricorda che il Mes “è uno strumento al servizio degli Stati, ai quali può erogare prestiti in caso di difficoltà, come ha già fatto con Spagna, Grecia, Portogallo, Irlanda e Cipro”. È un trattato internazionale (non è un atto dell’Unione Europea), composto da 48 articoli, firmato  nel 2012 da 19 paesi che adottano l’euro tra cui l’Italia.

Non possono dire  (Lega e M5s) che bisogna mettere in discussione quel trattato, a pochi giorni dall’Eurosummit dei capi di stato e di governo (12 Dicembre) che dovrà fissare la data per la ratifica finale di alcune modifiche da apportare. Perché quelle modifiche erano state concordate. Perché Salvini ha governato, da vice primo ministro, dall’inizio di giugno 2018 alla fine di luglio 2019. Il testo del Mes  ha subito alcune modifiche nel 2019 e il governo italiano le ha ratificate nel mese di giugno, quando era al governo Salvini (insieme a Di Maio). Ciò non vuol dire che il Mes non possa subire ulteriori modifiche, e sia Salvini che Di Maio ora vorrebbero modificare 4 dei 48 articoli del trattato.
Ma ciò che non si può dire è di aver scoperto che il Mes è un meccanismo che mette a rischio la sovranità dello stato italiano. A parte il fatto che l’aiuto che il Mes può dare ad uno stato si attiva sulla base di una libera richiesta, il trattato è congegnato per tutelare tutti i partecipanti. Ad esempio, qualsiasi modifica, ci fa notare Cassese, richiede una ratifica parlamentare in ogni stato. È previsto anche che le decisioni più importanti vengano prese solo se c’è un comune accordo e inoltre l’Italia ha una quota del capitale che le consente un potere di veto. E neppure si può dire che il Meccanismo penalizza il nostro paese e avvantaggia la Germania.  Cassese fa notare che “i 19 Paesi che fanno parte del Mes contribuiscono (nel formare il Fondo salva stati) non in base alla propria rischiosità, ma alle proprie dimensioni (popolazione e prodotto interno lordo). Quindi la Germania, il Paese che presenta meno rischi, contribuisce con la quota più elevata: non è questo un esempio di quella solidarietà che chiediamo ogni giorno all’Unione Europea?”.

Poi l’articolo di Cassese entra nel merito delle ulteriori modifiche proposte dai sovranisti nostrani e noi ci limitiamo a rimandare, con questo link, direttamente alla lettura dell’articolo. Chi lo leggerà si renderà conto che le proposte non modificano la sostanza del trattato, ma sono comunque servite a fare tanto rumore.

Ma allora Salvini e Di Maio, tuonando contro l’Europa, creando allarmismo hanno preso in giro gli italiani? No, solo quelli che li votano.

L’immagine in evidenza è tratta da corriere.it

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