Liberazione

Una mattina mi sono alzato
o bella ciao bella ciao
bella ciao ciao ciao
una mattina mi sono alzato
e ci ho trovato l’invasor.

O partigiano, portami via
o bella ciao bella ciao
bella ciao ciao ciao
o partigiano, portami via
che mi sento di morir.

E se muoio da partigiano
o bella ciao bella ciao
bella ciao ciao ciao
e se muoio da partigiano
tu mi devi seppellir.

Seppellire lassù in montagna
o bella ciao bella ciao
bella ciao ciao ciao
seppellire lassù in montagna
sotto l”ombra di un bel fior.

E le genti che passeranno
o bella ciao bella ciao
bella ciao ciao ciao
e le genti che passeranno
e diranno: o che bel fior!.

E’ questo il fiore del partigiano
o bella ciao bella ciao
bella ciao ciao ciao
è questo il fiore del partigiano
morto per la libertà.

(Testo e musica in Canti della Resistenza italiana, di Virgilio Savona e Michele Straniero)


NOTA:
Il musicologo Roberto Leydi fa risalire il testo alla ballata popolare Fior di tomba, e la musica ad una filastrocca infantile derivata dalla ballata popolare Bevanda sonnifera.
Successivamente alla versione partigiana la musica di Bella Ciao è stata utilizzata per un canto di risaia e per varie canzoni di lotta. Nel corso del tempo molti artisti famosi hanno inserito questo canto nel loro repertorio.
Ora  Bella Ciao è un inno alla libertà cantato in tutto il mondo.

QUI per ascoltare la versione del musicista jazz Paolo Fresu

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