L’invasione che non c’è

Salvini va dicendo che da quando lui non è più ministro dell’interno gli sbarchi sono triplicati e siamo nuovamente invasi dagli stranieri.

Salvini, per rendersi credibile, dice che fa riferimento a dati ufficiali del ministero dell’interno. Ma l’attuale ministro dell’interno, Luciana Lamorgese, nel corso di un’intervista rilasciata Venerdì 1 Novembre al quotidiano La Repubblica, afferma che i dati raccontati da Salvini non le risultano. “Raffrontando gli sbarchi di Settembre 2018 e 2019 –dice Lamorgese- in effetti l’incremento numerico c’è stato” riconducibile al fatto che nel 2019 sono aumentati, rispetto al 2018, gli approdi con piccole imbarcazioni: 6000 arrivi nel 2018, 7500 nel 2019. Una tendenza all’aumento incominciata già nel mese di Aprile.

Come si può vedere dalle cifre fornite dal ministro, non si può dire che gli sbarchi sono triplicati e certamente non si può dire che c’è una invasione. Del resto Salvini, nel fare le sue affermazioni non ha mai mostrato alcuna tabella ufficiale del ministero dell’interno.
 Inoltre, va ricordato, Salvini è stato responsabile di questo ministero fino al 5 settembre. Si può credere alla favola per cui l’incremento degli sbarchi (comunque moderato) verificatosi nel mese di Settembre sia dovuto all’azione di un ministro, Luciana Lamorgese, che si era appena insediato?

Una differenza tra l’ex ministro Salvini e l’attuale ministro Lamorgese è questa: Salvini è capo di un partito, la Lega, che ha fatto del contrasto all’immigrazione lo strumento principale per guadagnare consensi. Lamorgese non è espressione di un partito, fa il ministro dell’interno in virtù della sua competenza, da tutti riconosciuta (è stata un prefetto), in materia di pubblica sicurezza. Non ha l’assillo di guadagnare voti  e si limita a riferire i dati di cui dispone per come sono.

Certo, gli stranieri che arrivano in Italia, pur essendo solo lo zero virgolaqualcosa % della popolazione residente, costituiscono comunque un problema da affrontare. Ed infatti, sia i governi Renzi e Gentiloni sia il governo Conte 1 (di cui Salvini era anche vice premier) sia il governo attuale hanno stipulato accordi con alcuni paesi dell’Africa e con i paesi che fanno parte dell’Unione Europea per affrontare insieme il problema. E, dice ancora Lamorgese, i risultati si incominciano a vedere: ci sono meno sbarchi di un tempo e più rimpatri.

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