Populismo penale

Sul quotidiano online LINKIESTA del 28 Novembre 2019 “Il populismo penale, la libertà della politica e noi” di Christian Rocca

Christian Rocca ha commentato un fatto che ha avuto tanto spazio sui media in questi giorni: l’inchiesta della procura di Firenze sull’utilizzo dei soldi della Fondazione Open tra il 2013 e il 2017 dall’allora segretario del Pd nonché Presidente del Consiglio Matteo Renzi.
Il testo del commento può essere letto Qui.
Di seguito alcuni passaggi significativi:

Uno stratega politico americano diceva che «in politica ci sono due cose importanti: la prima sono i soldi e non mi ricordo quale sia la seconda». Noi invece siamo il paese che abolisce il finanziamento pubblico ai partiti e criminalizza quello privato ai nemici degli amici, vedi caso Open.

il caso Open, qualsiasi cosa accerteranno le intimidatorie indagini a strascico nei confronti dei finanziatori di Matteo Renzi, dimostra che il problema non è la politica e nemmeno l’intreccio con gli affari, ma la magistratura che agisce e supplisce … in nome di un’ipocrita obbligatorietà dell’azione penale che in realtà è semplicemente esercizio di un potere discrezionale. …

Questo è populismo penale, ancora più grave di quello politico, perché può limitare la libertà dei cittadini …

E mentre lo Stato non può dare soldi ai partiti, e i partiti che raccolgono soldi privati vengono criminalizzati, assistiamo alla stessa solerte magistratura impegnata a far fuori i nemici degli amici non muovere un dito nei confronti dei soldi pubblici che alcuni politici di un determinato partito sono costretti a versare, con modalità a metà tra la decima e il pizzo, a un cittadino privato che attraverso una srl milanese ha creato una piattaforma dalla quale muove i fili dei burattini che ha spedito in Parlamento e non contento si batte per poterli muovere a maggiore piacimento, con vincolo di mandato, fino al punto da abolire del tutto la democrazia rappresentativa, cioè la democrazia come la conosciamo.

L’immagine in evidenza è tratta dal profilo Facebook di Matteo Renzi

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