Elezioni europee 2019: appello delle chiese evangeliche battiste, metodiste e valdesi
Il quotidiano on-line “Riforma” il 10 maggio ha pubblicato una riflessione-appello in vista delle elezioni europee del 26 maggio. Si può trovare integralmente a questo link
Si tratta di un messaggio del Presidente, pastore Christian Krieger e del Segretario generale, pastore Heikki Huttunen della Conferenza di chiese europee (Kek, cioè la maggior parte delle chiese protestanti, ortodosse, vetero cattoliche e anglicana) rivolto ai leader europei riuniti per il Vertice dell’Ue per il futuro dell’Europa a Sibiu, Romania.
Ne riportiamo ampi stralci:
“La Conferenza delle Chiese Europee, in rappresentanza di 114 Chiese membro in 40 paesi, si congratula con i leader europei riuniti per il vertice dell’Ue sul futuro dell’Europa nella giornata dell’Europa 2019 nella storica città di Sibiu, in Romania. …
I valori fondamentali dell’Unione europea – rispetto per la dignità umana e i diritti umani, libertà, democrazia, uguaglianza e Stato di diritto hanno radici comuni con gli ideali ecumenici di giustizia, pace e integrità del creato. Tuttavia, questi valori comuni sono stati messi sotto crescente pressione negli ultimi anni.
Per rinnovare la fiducia e rafforzare l’impegno ad una visione europea, dobbiamo rivendicare e riaffermare i nostri valori europei comuni, che oggi sembrano essere messi in discussione piuttosto che caratterizzare lo stato dell’Unione. Senza un’enfasi sui valori, l’Ue rischia di diventare una situazione auto-perpetuante di interessi economici miopi, che alla fine si frantumerà in raggruppamenti e nazioni rivali.
La Conferenza delle Chiese europee desidera sottolineare la visione di una Unione europea come una vera comunità di valori comuni che contribuiscono a lavorare insieme per il futuro condiviso e sostenibile del mondo.
La Conferenza delle Chiese europee esorta quindi i capi di governo a:
- Promuovere la giustizia economica ed ecologica che coinvolga l’uguaglianza sociale e la coesione.
- Lavorare per politiche sostenibili in materia di migrazione e asilo basate sulla solidarietà intraeuropea e solidarietà con i più vulnerabili, basate sul rispetto della dignità umana e dei diritti umani – nell’UE, ai suoi confini e nelle sue relazioni con i paesi terzi
- Combattere tutte le forme di discriminazione e razzismo, basandoci sulla convinzione che tutti gli esseri umani sono creati uguali a immagine di Dio. In quanto Chiese, esortiamo tutti gli attori sociali a contrastare l’incitamento all’odio, i gesti dispregiativi e atti di vandalismo.
- Rispondere al populismo e all’estremismo e alle esperienze di esclusione, privazione e disperazione.
- Promuovere l’inclusione, l’accessibilità e la non discriminazione rispetto allo sviluppo della digitalizzazione e dell’intelligenza artificiale, concentrandosi su questioni etiche e sociali.
- Promuovere la pace promuovendo strategie di costruzione di ponti che mettano l’accento sull’interdipendenza sociale, politica e ambientale come elemento fondamentale di pace e sicurezza. Come Chiese siamo preoccupate per la militarizzazione dell’Ue e discutiamo per un approccio di giustizia e pace verso le questioni di sicurezza a tutti i livelli, dal livello nazionale a quello europeo e globale.
- Impegnarsi per la responsabilità globale. Le gravi sfide che l’Europa deve affrontare, dall’economia alla migrazione e dalla sicurezza ai cambiamenti climatici, richiedono responsabilità e azioni globali.”
Il documento così conclude:
“ Le Chiese europee sono pronte a sottolineare e rappresentare i valori di un’Europa unita, nonché la necessità di difendere questi valori contro i fantasmi del passato.
Come Chiese, ci impegniamo a costruire ponti di pace e ospitalità nelle nostre comunità, a rafforzare i rapporti tra le Chiese e altri partner in Europa e a promuovere una visione globale del bene comune, perseguendo un’Europa umana, sociale e sostenibile in pace con se stessa e i suoi vicini, in cui prevalgono i diritti umani e la solidarietà”.
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