Lettera aperta al cardinale Ruini

L’intervista di Aldo Cazzullo del 3 novembre scorso, sul Corriere della Sera, al cardinal Camillo Ruini – presidente della Conferenza dei Vescovi italiani per sedici anni-  ha visto menzionare Salvini in due punti: quando il Cardinale ha detto di non condividere l’immagine totalmente negativa, perché Salvini “ha notevoli prospettive davanti a sé” ed il dialogo con lui è doveroso. Ad una seconda domanda sul rosario agitato da Salvini davanti alle telecamere, il cardinal Ruini ha sostanzialmente escluso la strumentalizzazione ed ha parlato di una “possibile reazione al politicamente corretto”.

Gentil Cardinale, sappiamo che ognuno in democrazia può scegliere il proprio referente politico e parlarne bene, e Lei ha diritto a farlo come gli altri, ci mancherebbe. Più in generale, ogni cristiano è tenuto a dialogare con tutti, anche con coloro che gli sono distanti ed avversari. Dialogare per conoscere e conoscersi è un dovere cristiano oltre che umano, a nostro parere. La Chiesa, come istituzione, ha “dialogato” fin dai tempi di Gesù con le altre istituzioni attraverso i loro rappresentati, dal romano Pilato, a Costantino e via discorrendo, e poi in tempi più recenti Mussolini, Hitler, Franco, De Gasperi, Adenauer, Truman, ecc, fino ai capi di Stati fascisti, comunisti e democratici dei giorni d’oggi. Ha fatto bene, è necessario dialogare con tutti, ma – certamente anche per Lei – non va bene se “dialogare” significa fare intese a scapito del proprio programma (evangelico) o addirittura metterlo da parte.

Non crediamo che Lei, cardinal Ruini, ignori che Salvini ha contrapposto ai “ponti” della carità di papa Francesco le sue “mura” per fermare “l’invasione” degli stranieri: chi tra i due sia l’interprete legittimo delle parole di Gesù non è difficile capirlo eppure…eppure papa Francesco potrebbe esagerare nella fratellanza, così come sbaglierebbe nel momento in cui dovesse accettare per l’Amazzonia gli sposati a condurre la messa, questo Lei sostiene e ne prendiamo atto. Che invece Salvini e i “cattolici” leghisti da tempo abbiano dichiarato, più volte, che il loro papa è Benedetto XVI e abbiano esplicitamente rifiutato la guida di Francesco, che Salvini e i “cattolici” leghisti da tempo abbiano attaccato al limite dell’insulto (anzi, ad ascoltare Radio Padania, superandolo largamente) i messaggi e le esortazioni di papa Francesco non dovrebbe essere un mistero per Lei, cardinal Ruini, (su questo blog, una piccola ma illuminante documentazione al riguardo); comunque da questi aspetti caratteristici, intrinseci del “cattolicesimo” leghista, non troviamo una Sua parola, non diciamo di critica, ma neppure di distanza. Ci perdoni la supposizione, ma a noi sembra che ci sia della ipocrisia nel dichiarare “rispetto, ubbidienza e amore” per papa Francesco, come Lei fa, e nello stesso tempo dare credibilità e riconoscimenti a colui che se ne dichiara nemico ed è orgoglioso di procedere nella direzione opposta.

Inoltre, a Suo parere, Salvini non ha strumentalizzato il rosario, ma ha solo voluto “in modo sia pur poco felice, affermare il ruolo della fede nello spazio pubblico”. In modo sia pur poco felice!? Ma lo ha visto, cardinal Ruini, il Matteo al termine del comizio a Siracusa (vedi link precedente), l’11 agosto 2019, mentre agita il rosario e lo bacia? Ha visto quanta sincerità ed autenticità c’era nei suoi gesti, rivolti platealmente alla folla in delirio?  Già solo il fatto di trovarsi su un palco per chiedere i voti dei cittadini rende il contemporaneo uso dei simboli religiosi una grave scorrettezza perchè li toglie dal loro contesto naturale, almeno per un credente senza secondi fini.

Quando dovesse parlare con Salvini, per favore, cardinal Ruini, gli spieghi la differenza fra il segno della croce al termine di un comizio inframmezzato dalle urla e dagli slogan, oppure durante una partita di calcio, dopo aver segnato un gol, oppure quando ci si trova in ginocchio, in raccoglimento dentro una chiesa. Se poi Salvini dovesse credere veramente al fatto che la Madonna protegge lui e appoggia il suo programma politico e che la sua Lega è benedetta dall’Alto, ciò diventerebbe una aggravante rispetto alla sua salute mentale. Glielo chiarisca Lei, Eccellenza, che Gesù, la Madonna, e i Santi non sono più (almeno nella religione cristiana del Terzo Millennio) da considerare alla stregua della tifoseria degli stadi, che Salvini conosce bene e, a quanto mostra, più del Catechismo, e che non si schierano né a favore né contro le fazioni umane in contesa tra loro.

Le nostre conclusioni riguardano la conferma della saldatura tra una visione politica dell’Europa, divisa in sovranismi e arroccata su se stessa, e la Chiesa dei tradizionalisti, una chiesa caratterizzata dalle paure rispetto al mondo (come dice appunto Lei ”…il matrimonio è in crisi: i preti sposati e le loro consorti sarebbero esposti agli effetti di questa crisi…”), a cui vuole contrapporsi attraverso una Tradizione antica e ingessata, che non da risposte ma solo e sempre divieti.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.